Mondello (in siciliano Munneddu) è una frazione e località turistica di Palermo, racchiusa da Monte Pellegrino e Monte Gallo. Distaccata dalla città dal Parco della Favorita, è raggiungibile per mezzo dei tanti viali reali alberati o tramite collegamenti secondari.
La zona è rinomata per la spiaggia, che rappresenta uno dei lidi più ambiti della Sicilia, per le sue numerose ville in stile Liberty, note come migliore espressione dell’Art Nouveau in Italia, e per i siti di interesse storico.
Lo Stabilimento Balneare venne progettato dall’architetto Rudolf Stualker, che disegnò un’ampia piattaforma su piloni immersi nell’acqua. Il lavoro era stato originariamente pensato per la città di Ostenda, ma venne spostato nella la località siciliana a causa della maggior bellezza del paesaggio di quest’ultima. La realizzazione fu affidata all’impresa di Giovanni Rutelli, figlio del noto scultore Mario Rutelli, che riuscì a costruire un edificio resistente all’azione corrosiva dell’acqua e della salsedine. La struttura venne decorata con volute, fregi, sculture, vetrate e colori vivaci, così da risultare elegante oltre che funzionale per i bagnanti. L’edificio, unico nel suo genere, rappresenta una delle opere architettoniche in stile Art Nouveau più belle d’Europa.
Durante la Seconda guerra mondiale, lo stabilimento fu utilizzato come quartier generale, prima dai fascisti e dall’esercito tedesco, e poi dalle forze alleate. Gli Alleati traslocarono la maggior parte del mobilio a Villa Igiea, prestigiosa residenza utilizzata dagli americani. Per mesi furono reclamati 1.693 pezzi di posateria di pregio, tutto il corredo di pentole e casseruole, tovaglie in lino, sedie, sgabelli e poltrone, oltre ai danni riportati da sovraporte, finestre e tavoli.
Nel 1995, la struttura fu restaurata sotto il lavoro dell’ingegnere Umberto Di Cristina con i fondi della Società Italo Belga, riuscendo a riportare tutto all’antico splendore e a riesaltare i colori, dal blu oceano al rosso ruggine.
fonte: Mondello
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Come al solito grandissimo